N.49 Operai

OPERAI

 Oltre il silenzio:
“andate, date e non dite il nome”.
Operai 
di Fabbrica Wojtyla.

Andate e date senza dire il nome. 
Oltre il silenzio.
Oltre il silenzio delle anime, 
oltre gli sguardi degli ultimi.
Oltre il respiro di chi annega 
nel mare delle parole, 
nella massa delle produzioni, 
nel buio della distruzione, 
nella cancellazione della natura. 
Andate oltre i cancelli, 
i reticolati, 
le gabbie, 
le barriere,
Oltre i recinti,
Oltre i confini.
Oltre la paura di noi stessi.
Oltre i sassi 
lanciati come macigni, 
oltre gli oltraggi,
gli ostaggi
e i mille saggi
che governano il mondo.
Oltre la bassezza dell’umano
e la sua tristezza, 
oltre la violenza di una mano
e di ogni sua schifezza.
Andate oltre e date.
Date oltre la malinconia,
l’assurdo della malattia, 
oltre l’istante 
che resterà distante,
acqua che nella mente 
scorre 
senza nesso.
Vuoto 
nell’essere sé stesso 
senza ragione alcuna 
se non l’angoscia 
della noia di una vita 
di chi, infelice, dice: 
“non è mai stata vera”
e grida: 
“non è mai stata mia!”. 
Oltre. 
Si va oltre.  
Amare non è salvare.
Non è istinto materno.
La madre 
il figlio non lo ama. 
Lo difende. 
E gli fa male.
Amare 
è coscienza 
di poter essere amati.
Esser d’aiuto 
per qualcuno, 
perduto chissà dove, 
o avere aiuto 
per non perdersi altrove… 
C’è differenza!?
Se Dio 
si è fatto uomo,  
l’animo umano 
è Dio 
che si fa amore. 
È l’uomo 
che si ostina 
a farne senza.

 PATRIZIO RANIERI CIU © FABBRICAWOJTYLA 2022

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